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La formazione del rione di S. Teodoro è strettamente collegata alla presenza del castello Normanno, abitato fino al terremoto del 1783. Si sviluppò in tanti piccoli borghi, come si intuisce anche dal periodo di costruzione delle chiese; la chiesa della Veterana nel sec XIII, quella di S. Marco nel sec. XIV, la chiesa di SS. Salvatore e quella parrocchiale di S. Teodoro nel sec XV.Uno stato d’anime del 1653, compilato dal sostituto dell’Arcidiacono d. Giacobbe Capuni, elenca anche i gruppi di case allora esistenti, ed una popolazione di 663 abitanti. Nel 1726 gli abitanti aumentarono a 916, numero considerevole calcolando che la popolazione di Nicastro in quell’anno era di 4408. Esistono altri tre stati d’anime della parrocchia uno del 1827 (la popolazione era di 1859 unità), un altro del 1847 e l’ultimo del 1851. Da questi documenti si ricava anche che i più erano “bracciali” e il resto “massari, molinari, sartori, conciatori, servi e fabbricatori”. Solo poche famiglie emergevano economicamente nella massa, la quale viveva assai poveramente. Il borgo annesso al castello in principio era chiamato Casale Nuovo. Questo nome durò fino alla metà del Seicento; tutto ciò è confermato da un manoscritto di d. Ferdinando Vidman, il quale nel 1647 parlando della cappella che si trovava all’interno del castello la indicava con il nome di “S. Nicolao di Casale Nuovo”. Dopo il terremoto del 1638, ricostruite le case e la nuova chiesa parrocchiale, decadde l’antica denominazione del rione, facendolo coincidere con S. Teodoro, nome del protettore della nuova chiesa.